Va bene, mi è capitato: sono in interazione con una milanesina.
È una esperienza incredibile. Ha un bel fondoschiena, ma è una situazione umanamente imbarazzante. Anche perché mi ha fatto conoscere un po' l'ambiente. Ora, non dico che "faccialtezza" non contino… dico solo che non vivete a Milano. E probabilmente non conoscete quella specie animale che è la femmina umana milanese. Se non avete denaro, se non avete lo status che deriva dal denaro, per loro nemmeno esistete. Potete essere bellissimi ma se prendete il tram (il mezzo pubblico) siete finiti, siete zero. Siete dei perdenti.
Milano è infestata da donne e ragazze che si ritengono tutte strafighe e che vivono tra un aperitivo e l'altro, tra un sushi e il sushi seguente, subendo solo la concorrenza di altrettanto discutibili Erasmusine provenienti dall'Unione Merdea (spoiler: invece le uniche veramente fighe a Milano sono le modelle slave).
Per tale tipologia umana, per la milanesina, essere POVERI è una colpa imperdonabile. Non esisterete neanche come esseri umani. La milanesina o erasmusina a Milano pretenderà - e con disinvoltura - che voi la portiate ad un "ape" a 50 euro a Brera e a un sushi a 100 euro a testa in Garibaldi. Siccome pagate tutto voi, l'aperitivo vi costa 100 euro e la cena 200 euro. Inoltre, ce la dovete portare in macchina, rigorosamente in macchina.
Quando parlate di "faccialtezza", beh, a Milano vale zero se sei povero. Quando parlate di immigrati poi… gli immigrati sono poveri (in media) e loro li considerano direttamente degli untermensch, dei subumani. Vederle in contatto con un povero rider extracomunitario è uno spettacolo agghiacciante… lo trattano dall'alto in basso come se fosse una formica fastidiosa. È qualcosa che fa rivoltare lo stomaco. Per lei, per tutte le milanesine, gli extracomunitari sono i nuovi schiavi, da trattare come schiavi.
Come dicevo, recentemente sto frequentando una di queste (che ha il fetish dei maturi) e letteralmente non posso MAI proporle di prendere un mezzo pubblico (tra l'altro, a Milano onestamente funzionano abbastanza bene, specie il metro). Sempre in macchina. Candidamente mi ha detto che avrebbe preso un mezzo pubblico magari con una sua amica. Con un uomo no. Un uomo DEVE portarla in macchina, specialmente se più grande di lei, che poi è l'unico tipo di uomo che prende in considerazione (perché ha i soldi).
Sapete come le milanesine tipo questa chiamano il sistema di traspo
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