No.129374
Ovviamente cercando in giro non ho trovato alcun riscontro per questa sfortunata esperienza. Devo desumere che sia roba inventata o che il nostro amico turco abbia visitato una qualche altra oscura popolazione ignorata da tempo immemore e ormai estinta
No.129376
La zona compresa tra il caucaso, l'anatolia e l'altopiano iranico è piena di popoli stranissimi, barbari. Ma barbari non come i germanici o gli unni, spiriti liberi e guerrieri. No. Barbari nel senso di imbruttiti, deformati e compressi in forme mostruose dai costumi grotteschi, espressione di un territorio grezzo, chiuso e povero d'ogni cosa.
Qui certe nazioni ci sono dall'alba dei tempi, altre sembrano essere comparse dal nulla, spuntate fra i flutti della storia e poi scomparse con altrettanta discrezione. Strano ricettacolo.
C'è un qualcosa di inquietante, ctonio, primordialmente disgustoso in queste regioni…già gli antichi greci si guardavano bene dall'attraversarle…
No.129379
…ma i greci videro che la loro terra era brulla e si espansero sul mare. I goti erano incalzati dai mongoli e si spinsero verso le foreste occidentali. I romani minacciati da celti e cartaginesi li affrontarono, non potendo far altro.
Ogni rispettabile nazione ha fatto sua una forma di dinamicità, che le portò in un primo momento alla sopravvivenza, poi alla gloria memorabile e infine, come ogni fenomeno umano, alla caduta.
Questi altri popoli invece, cullati e sclerotizzati tra le loro valli nei polverosi altipiani mediorientali cosa mai ottennero? Cosa fecero se non essere in balia prima di un impero e poi dell'altro?
La passiva staticità portò alcune di queste genti all'oblio e altre all'ordalia dell'assoggettamento, torturandosi nello spirito e nel corpo.
No.129385
>>129376Beh insomma anon, i romani ne hanno fatto di guerre per l'armenia, o per controllarla direttamente o per mettere un sovrano fantoccio