>>3941La maggioranza del collegio cardinalizio è formato da bergoglioni, gente che normalmente avrebbe fatto una carriera molto misera e concluso i suoi giorni fra scartoffie in curia o a tenere in piedi una parrocchietta scalcinata in mezzo alle campagne… e che invece, per una gran combinazione di leccapiedismo e di sinistrismo gesuitante, si son ritrovati vescovi e addirittura cardinali.
Posso prevedere che tali leccapiedi voteranno il soggetto che maggiormente garantirà lo status quo, a costo di promuovere un apparentemente "antibergoglio", un conservatore che però non avrà troppa voglia di rimediare ai danni fatti da El Jesuita.
E quindi avremo l'ennesimo "papa di transizione", magari conservatore quanto basta per placare gli animi dei cattoinfuriati, e progressista quanto basta per non far incazzare i cattocomunisti e la lobby gayfrocesca clericale.
Invece, come placidamente raccomandava il buon Viganò (ahinoi, anch'egli sopra gli ottant'anni di età, dunque di fatto fuori dai giochi) occorrerebbe un Pontefice che spazzi via il vaticansecondismo e il Novus Horror Missae.
Se ciò avvenisse, prevedo che l'80% dei cattolici "ufficiali" farà uno scisma proclamandosi "vera" Chiesa ma finendo per perdere la fede che già da parecchi decenni non aveva più.
Ricordo quando fu annunciata l'elezione di Ratzinger nel 2005, ero in treno e un coglione dall'altra fila dei sedili sbraitò veementemente e con furia da posseduto. Eppure Ratzinger era notoriamente compromesso col vaticansecondismo; si poteva esser contenti perché sulla scena era forse "il meno peggio" (cosa ben diversa da "il meglio").