No.209815
>Ci sono secondo me svariati modi di intendere la Rivoluzione, e fra questi modi, il comunismo mi sembra di gran lunga il peggiore, il più riduttivo. Una rivoluzione di pigri. Non mi importa nulla - e lo proclamo ad alta voce - che il potere passi dalle mani della borghesia a quelle del proletariato. Per me la Rivoluzione non sta lì. Non è una semplice trasmissione dei poteri. Una Rivoluzione che ha messo al primo posto delle sue preoccupazioni le necessità della produzione, e che di conseguenza si ostina a fare affidamento sulla meccanizzazione come un mezzo per facilitare la condizione degli operai, è secondo me una rivoluzione di castrati. E io non mi nutro di questa erba. Al contrario, trovo che una delle ragioni principali del male di cui soffriamo sia nell'esteriorizzazione forsennata e nella moltiplicazione della forza spinta all'infinito; nonché nell'anormale facilità introdotta negli scambi da uomo a uomo, che non lascia più al pensiero il tempo di riprendere radice in se stesso. Siamo tutti disperati per la meccanizzazione a tutti i livelli delle nostre riflessioni. Ma le vere radici del male sono più profonde, occorrerebbe un volume per analizzarle. Per il momento mi limiterò a dire che la Rivoluzione più urgente da compiere è in una sorta di regressione nel tempo. Che noi tornassimo alla mentalità o semplicemente alle abitudini di vita del Medioevo! Ma facciamolo realmente, e per una specie di metamorfosi nelle essenze, e allora mi riterrò soddisfatto perché avremo compiuto la sola rivoluzione di cui valga la pena parlare.
No.209822 RABBIA!
Anon quando gioca a Red Flood quale focus tree sceglie per Artaud?
No.209845
>Gente che non riesce a trarre vantaggio da un sistema si getta nella progettazione a tavolino di sistemi da imporre con la forza.
Magari è il concetto di "rivoluzione" ad essere sovrastimato: se può essere "sensata" quando toglie tappi sociali allo sviluppo (rivoluzione francese e anche russa) è ben diverso quando si tratta di spostare semplicemente il fruitore dei frutti di una siutuazione da una classe ad un'altra.
>trovo che una delle ragioni principali del male di cui soffriamo sia nell'esteriorizzazione forsennata e nella moltiplicazione della forza spinta all'infinito
Quello che hai scritto non vuol dire un cazzo.
>nell'anormale facilità introdotta negli scambi da uomo a uomo
Perché mai il "mercato" sarebbe un problema?
C'è qualcuno che ti picchia se non vai tutte le mattine a comprare i zucchini?
>non lascia più al pensiero il tempo di riprendere radice in se stesso.
Come sopra, nessuno ti obbliga ad andare al mercato invece che in un monastero tibetano.
>Siamo tutti disperati per la meccanizzazione a tutti i livelli delle nostre riflessioni.
Veramente no, il conformismo del pensiero non ha mai scoraggiato i pensatori originali, anzi, semmai ha fornito loro un trampolino di lancio per visioni "sopra il sistema".
Dove "sopra" va inteso letteralmente.
>Che noi tornassimo alla mentalità o semplicemente alle abitudini di vita del Medioevo
Accomodati pure ma ai svelto, i prezzi dei ruderi nei boschi potrebero avere un'inaspettata impennata nei prezzi.
>Ma facciamolo realmente, e per una specie di metamorfosi nelle essenze, e allora mi riterrò soddisfatto perché avremo compiuto la sola rivoluzione di cui valga la pena parlare
Una domanda soltanto:MA PER QUALE STRACAZZO DI MOTIO I VOSTRI DELIRI FUNZIONANO SOLO QUANDO SIUAMO TUTTI A PRENDERLO NEL CULO[spoiler]?
[spoiler]Vuoi andare a crepare male mangiato dai lupi in un bosco? Ottimo. Accomodati pure e ammiro la tua scelta ma ediamo di smetterla di rompere il cazzo a quelli con dierse scelte di vita come farsi un deposito di monetine come quello di Zio Paperoneche in tutto sarà valso 25 euro una volta cambiato in carta