No.206819
Chi ha "liberato" le donne ha fatto sì che lasciassero la grotta, il focolare domestico, per andare a procacciarsi da vivere inventandosi un istinto predatorio che un tempo era prerogativa del maschio.
Il maschio era ed è costruito per sostenere lo stress di uscire, individualmente o in gruppo, per andare a cacciare per sostentare sé stesso, la sua compagna e la sua prole. Trasportato questo scenario in epoca moderna, l’uomo ha e ha sempre avuto le risorse caratteriali per farsi scivolare addosso una giornata di merda: una scazzo col capo, un collega, un cliente sono cose che succedono e in un certo senso passano in secondo piano se a casa hai qualcuno che ti aspetta, ti sostiene e ti vuole bene. Immagini che domani sarà un altro giorno, magari migliore.
Ora applicate l'istinto predatorio che ha dovuto scoprire la donna; un essere umorale, lunatico, in preda agli sbalzi di ormoni, che spesso prende decisioni in maniera irrazionale, quasi a seconda del giorno. Spingendo la donna fuori della grotta è stato come mettere il motore di un fuoristrada dentro una Ferrari. La donna ragiona da uomo pur avendo le contraddizioni e i comportamenti di una donna.
In questo si trova la risposta, ad esempio, al perché quasi tutte ormai sono mentalmente instabili e appaiano apatiche, sempre scontente, sempre tristi. Sono state "liberate", e una volta libere si sono rese conto che vivere da uomini è una merda, se non hai gli strumenti caratteriali e biologici per sopportare gli stress e gli scazzi di una vita da uomo. Ecco perché molte sempre di più vendano il loro corpo (online e non) per evitare di fare la vita da uomo, lavorando come un uomo. Ecco perché per ravvivare la propria vita fatta di frustrazione cercano in un uomo non una persona buona, con dei valori, ma un arrogante che tenga loro testa, che nel frattempo non sono più il sesso debole (come si diceva un tempo) bensì anch'esse predatrici.
È ovvio che quel tipo di uomini attraggono le donne sfoggiando caratteristiche che sono totalmente disfunzionali ai fini di una relazione piacevole, sana e duratura. Ed è ovvio che queste relazioni moderne, una volta finite, feriscano sempre di più le donne, che precipitano nella condizione di tristezza, insicurezza e insoddisfazione, bloccandole ulteriormente e sopendo sempre di più i loro sentimenti - ammesso che ne abbiano ancora. Insomma, un cane che si morde la coda, un loop che non finisce mai.
Non bastano 50 anni di pari diritti, di turbo femminismo e di liberazione sessuale a cancellare la biologia e ciò che siamo stati per decine di migliaia di anni.
No.206824
A me hanno tolto 3 denti marci, sono alto 170 e peso 106, sono grasso con le manboobs e non so guidare, ma la fica la scopo lo stesso e sono gieffato con una 7/10.
No.206827 RABBIA!
Cernfallito, condensa sta merda
No.206837
>>206829La ringrazio dott. De Paperis, sempre apprezzato il suo contributo.
No.206888
>>206840posto che sarà l'ennesima americazzata, ma è così comune prendere dai 100k in su là?
Vedo che in questi elenchini è sempre presente come cosa
No.206897
>>206888Lo mettono proprio perché non è comune. Come il resto della roba che elencano. Credo anche che ormai molte trollino per fare views col dolorculo degli incellacci.
No.206910
Lo stipendio medio di una guardia a San Francisco é 200k. Uno con la quinta elementare che avvita tubi per pozzi in Texas prende minimo 120k
No.207007
Molti non capiscono che il vantaggio derivato dal potere sessuale femminile non è solo la possibilità di scegliere con chi e quando fare sesso, perché le femmine non vivono il sesso come lo vivono gli uomini e poco le importa se possono scoparsi 10 ragazzi al giorno (anche perché è difficile trovare tutti questi Chad).
Il vero vantaggio deriva da tutto quello che gira attorno a questo potere e si estende a ogni ambito sociale e relazionale.
Grazie a questo potere ad esempio, le femmine raramente sperimentano la solitudine nello stesso modo degli uomini: la loro energia attrae attenzioni, connessioni e opportunità che difficilmente vengono meno.
Ricordate queste parole quando sentite parlare di privilegio maschile o discriminazione femminile. Noi uomini sin dalla preistoria siamo stati i burattini delle femmine grazie a quella cosa che hanno tra le gambe.
I lamenti delle femministe in realtà sono l'ennesima manifestazione del loro potere: servono a mantenere consenso, a ottenere empatia, a spostare l’attenzione dai propri privilegi e a consolidare una posizione di forza presentandosi come vittima.
È una dinamica sottile ma antica: chi domina non sempre appare come tale, e spesso il modo più efficace per restare al potere è far credere di non averlo.
No.207023
Ho 40 anni e ormai da una donna pretendo solo che abbia un lavoro e non sia malata di mente. Poi può scoparsi chi vuole, tanto io vado a pago con le 25enni.
No.207032
>>206910quanto guadagna un venditore di uova d'anatra nelle campagne di San Francisco?
No.207033
>>207032Se avvita anche tubi può diventare più ricco di Trump
No.207257
Quella dei femminicidi non è l’emergenza che i media vogliono far credere. Quando si mostrano i dati che smentiscono la narrazione, puntualmente arriva il femminista di turno a dire: “Se parlarne serve a far sì che il numero arrivi a zero, allora è giusto farlo” (spoiler: quel numero non arriverà mai a zero).
Ma non lasciarti ingannare. In questi casi la domanda da porsi è un’altra: tra tutti i fenomeni che sarebbe possibile ridurre o persino azzerare, e che hanno un tasso di incidenza persino maggiore rispetto ai femminicidi (di cui se ne contano 40 all'anno) perché si è scelto di concentrare così tanto tempo e risorse proprio su questo argomento? Perché si arriva addirittura a gonfiare i numeri reali? Quali interessi ci sono sotto?
Ricordate, uomini: tutto questo clamore attorno alla questione non nasce dal nulla. Probabilmente dietro c’è una forte componente politica, un racconto costruito ad arte per indirizzare l’opinione pubblica.
Ai politici, alle femministe, ai giornalisti non frega nulla se vengono ammazzate 10 o 1000 donne, a loro interessa solo cavalcare l'onda dell'indignazione, ed anzi, stappano lo champagne ogni volta che c'è un episodio di violenza su cui poter banchettare come avvoltoi.
I politici, si sa, hanno sempre preso il culo il popolo — ma questa volta stanno facendo di più: stanno alimentando un clima di sospetto e ostilità specificamente nei confronti dell'uomo bianco etero cis. In pratica stanno facendo propaganda sulla nostra pelle. Ed è per questo che bisogna aprire gli occhi, prendere coscienza e rifiutare questa narrazione pilotata.
No.207283
>>207257La motivazione è semplice, innanzitutto poter emanare sempre più leggi restrittive delle libertà personali per poter controllare il popolino. A turno ci si indigna su qualcosa, che si tratti di femminicidi, strupri, omofobia, negri, morti sul lavoro, mongopattini elettrici, incidenti stradali, inquinamento, "corruzione" (solo quando si tratta di inchiodare fessi), "evasione fiscale" (idem), preti, canne, porno, social e sicuramente dimentico qualcosa. Tutti questi temi portano ondate di decreti-leggi in formato poema epico, sempre in aggiunta a quanto esistente, che appesantiscono la macchina burocratica rendendola comprensibile solo a chi se lo può permettere, con restrizioni e obblighi che ad esempio in campo economico favoriscono la crescita delle grandi realtà monopolistiche, tramite l'affossamento della concorrenza fatta dai pesci piccoli, che non possono sobbarcarsi il peso di infiniti adempimenti da rispettare. Nella sfera personale, pubblica e privata di ognuno di noi invece tutto questo si traduce in maggiore tassazione occulta (ad esempio sanzioni) e sempre più motivazioni per rendere legittime le più disparate limitazioni alla libertà personale e perdita di privacy ai fini di controllo della popolazione. Poi non sto dicendo che quanto legiferato fino ad ora sia tutto sbagliato, attenzione. Certamente l'elenco di temi che ho fatto prima comportano delle criticità che magari andrebbero risolte, ma alle quali stranamente in proporzione viene data troppa attenzione dal governo, sia da destra che da sinistra
Ciliegina sulla torta, il trasferimento di beni e capitali dai ceti medi e bassi verso quello alto sta crescendo in maniera esponenziale e diritti fondamentali come quello alla salute vengono tolti praticamente nella totale indifferenza a causa del mare di informazione-pattume con cui ci indigniamo ogni giorno.
Chiudo il discorso dicendo con una specie di TL;DR: per ogni donna morta di femminicio ne muoiono almeno un migliaio per cause evitabili con un tenore di vita più elevato, maggiori libertà personali, o con una sanità migliore.
No.207286
>>207283Oppure è la consueta propaganda antifamiliare per smantellare la bianchezza con il great replacement del WEF.
Una olta sottratte le donne al controllo dei mariti poi facile indirizzarle verso matrimoni misti come già evidente da ogni spot.
No.207650
>>207649>Esattamente cosa ci guadagna una donna col femminismo?Uno stipendio più alto.
Con cui andare poi a fare la turista in Kenya o a Capo Verde per succhiare il cazzo ai negri.
No.207817
Nel passato, la visione della donna era profondamente segnata da pregiudizi sessisti. La cultura patriarcale la definiva come essere inferiore, fragile e incostante, destinata a ruoli subordinati. Considerata incapace di razionalità e dominata dalle emozioni, veniva spesso descritta come volubile, manipolatrice e moralmente debole.
Oggi, col clima politicamente corretto che permea la società, certe cose non si possono più dire apertamente e taluni concetti vengono etichettati come sessisti e misogini; se sei un personaggio pubblico, poi, la gogna mediatica e l'oblio sono assicurati. Censura insomma, con metodi che erano propri del fascismo, utilizzati proprio da coloro che si definiscono democratici. Spettacolo.
Ma la vera domanda da chiedersi è: siamo sicuri che le convenzioni "patriarcali" fossero sbagliate e non si fondassero - invece- su secoli e secoli di osservazione dei comportamenti femminili?
Io direi che dopo oltre 50 anni di liberazione della donna, anni in cui le è stata concessa assoluta libertà sessuale, relazionale, accademica e lavorativa, è possibile trarre alcune conclusioni:
- Relazioni e sesso: le donne si sono dimostrate volubili, incostanti, pronte ad abbandonare il partner appena uno più bello e ricco spunta all'orizzonte. Vivono il sesso libero con soggetti geneticamente superiori mentre gli altri vengono considerati solo come bancomat ambulanti per relazioni a lungo termine, questo nonostante in teoria abbiano raggiunto una propria indipendenza economica. Continuano a prediligere l'uomo forte e prevaricatore, schifando i ragazzi bravi o sensibili come facevano ai tempi dei Neanderthal.
- Studio e lavoro: si evidenzia come le femmine prediligano facoltà umanistiche invece di quelle STEM, dimostrazione di quanto siano meno predisposte alla logica e più all'emotività. È stato necessario introdurre le quote rosa per spingere le loro carriere nel tentativo disperato di equiparare gli stessi risultati del genere maschile. Quando non riescono a sfondare in lavori normali, ricorrono al mestiere più vecchio del mondo, la prostituzione (vedi OnlyFans), in barba a tutta la retorica sulla mercificazione e l'oggettificazione che tanto sta a cuore ai progressisti.
- Carattere: continuano ad essere deboli, a frignare per ogni stronzata, a sollevare problemi inutili, ad essere permalose, ipocrite ed autovittimizzarsi. Insomma, le famose "palle" non le hanno ancora cacciate.
Cosa è cambiato dunque? Nulla! Le donne non solo non si sono evolute, ma sono addirittura peggiorate! La stima nei loro confronti è ai minimi storici e non hanno conquistato rispetto ed autorevolezza con le proprie forze: lo hanno semplicemente imposto senza dover dimostrare nulla, con l'ausilio di atteggiamenti censori e stigmi sociali (come il politicamente corretto, appunto).
Conseguenze sociali: crollo della natalità, sostituzione etnica e culturale, guerra di genere, solitudine maschile.
Alla luce di questo, si può tranquillamente affermare come molti dei concetti "sessisti" del passato non erano pregiudizi infondati, quanto piuttosto saggezza popolare forgiata in secoli di storia e fondata su tendenze empiriche del tutto reali.