>>203330L'inglese è una lingua da cani.
Letteralmente, è fatta per abbaiare.
Parole corte, accentate, scarse di significato.
Tant'è che bisogna poi prendere in prestito dal ceppo neolatino termini più pregnanti:
DARK → obscure
FAR → distant
FREEDOM → liberty
…
La grammatica di merda, con poche regole, molte stupide eccezioni, tranne per i casi più elementari non consente sfumature, non consente enfasi, non consente ipotesi, non consente condizionali, non consente allusioni… È talmente di merda, ma merda di quella buona, fumante, morbida, che l'aggettivo va messo prima del sostantivo a cui si riferisce, perché a cambiare posizioni cambi significati. (In italiano, il posporre l'aggettivo ne cambia l'enfasi: "una grassa femmina mi si appropinquò" mette l'enfasi sulla ciubbazza appropinquantesi, ma se dici "una femmina grassa mi si appropinquò" l'accento è sulla ripugnanza per la lardosa balenottera)
Ed è esattamente per questo che è la lingua commerciale più parlata al mondo. Chi aveva bisogno di viaggiare e commerciare, si è sempre ritrovato benissimo con una lingua di merda come l'inglese, dove imparando poche regole e pochi vocaboli, riesci a fare il minimo indispensabile. Padroneggiare la lingua richiederà moltissimi anni di intensi sforzi per adattare le tue strutture espressive in quella merda fritta che è l'inglese. È come passare da una moto a una bicicletta: con entrambe puoi farci i 90 km/h sulla statale, ma con la bici occorrerà qualche sforzino in più e qualche capacità di equilibrio in più.
L'inglese si è prestato bene anche per manualistica tecnica e scientifica: "X si fa così, Y non è possibile, se Z dà meno risultati è dovuto a X e Y".
Quando i libri di filosofia sono scritti in tale modo, sembrano facili da leggere (sembrano!): ti sciorinano un valzer di concetti, uno schema preconfezionato, tu lo impari a memoria e ciaone. I libri di filosofia in italiano, se scritti bene, ti fanno invece gustare tutto il (presunto) ragionamento fatto dal filosofo, sia nella parte assertiva che in quella dubitativa. Se invece sono scritti col culo (cioè per riempire un tot di pagine per far comprare il libercolo obbligatorio agli studenti del corso)… beh, allora hai ragione a dire che non si capiva un'emerita mazza.