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 No.194876

Vecchi anoni un paio di giorni fa mi si è sbloccato un ricordo di quando ero giovinissimo che voglio condividere.

Voi ve lo ricordate come venivano trattate le persone divorziate nei discorsi della ggente?

Ho questo distinto ricordo in zona 1994-1998 della locuzione "è un/una divorziato/a", come qualcosa di negativo. Tipo "una persona che non mantiene la parola / cambia idea facilmente / di cui fidarsi il giusto".

Quanta verità…

 No.194879

È ancora così. Infatti i miei cugini usano "divisi" invece di "divorziati".

 No.194880

>>194879
Secondo me oggi è 10 volte più normalizzato e meno "strano".
Forse tuo cugino è più terrone di me.

 No.194882

Confermo, fine anni 80/inizio 90 era normale che ci fosse gente divorziata ma era comunque qualcosa che ti poteva venir rinfacciato, sia come divorziato che come figlio di divorziati.

 No.194884

>>194882
>che come figlio di divorziati

Ah, vero! Questa l'avevo dimenticata.

 No.194892

stigma meritatissimo, io il divorzio lo vieterei.

 No.194893

>>194880
Sono padani e sono tutti cattolici (per quanto uno può essere cattolico nel 2025) e di famiglie di destra.

 No.194896

>>194892
Concordo. Se sei così scemo da sposarti devi sorbirti quella persona a vita.

 No.194950

>>194882
ricordo solo una mia compagna del liceo che frignava dopo un brutto voto dicendo che per lei era più difficile visto che i suoi genitori erano divorziati
Una volta la prof di fisica che avevamo in prima si è impietosita ma poi basta



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