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 No.56[Mostra tutto]

Filo generale per film che non richiedono un filo tutto per loro.

Ieri ho visto questo e secondo me è il miglior film sull'adolescenza mai fatto (ma non ho ancora visto Stand by Me che è un po' un meme sui chan), altro che quella vaccata di Close. Rappresenta bene le ambiguità e i desideri di quella stagione della vita.
72 post e 65 risposte con immagini omesso. Premi rispondi per mostrare.

 No.410

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Mi avete fatto ricordare un film del 1968, Il pianeta delle scimmie, basato su un romanzo del 1963.

La trama simboleggia la rivolta dei negri che acquisiscono "parola" (cioè diritto di voto e diritto di woke) e che sovvertono e devastano la società americana (cioè il mondo occidentale) riducendola a un ammasso di macerie e così, dei viaggiatori spaziali, rientrando dopo decenni, non la riconoscono più finché non trovano distrutta e sepolta la Libertà.

La saga dei film è proseguita con qualche avventuretta idiota (battaglie e riconquiste) e cronologicamente si conclude con un compromesso che non fa né rinascere la civiltà, né placare la negritudine negriera.

Notare che il 1968 fu anche l'anno in cui venne sdoganato l'interrazziale su tutte le tv americane nella serie di maggior successo dell'epoca ( https://it.wikipedia.org/wiki/Umiliati_per_forza_maggiore ): come aveva spiegato padre Pio, morto appena due mesi prima di quella trasmissione, "grazie alla tv il demonio è entrato in tutte le case".

 No.411

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Mai visto prima, capito in un posto in cui se ne parla, non ricordo più quale e a che proposito visto che fra procurarmelo e la visione è passata qualche settimana.
Fino alle due ore di visione mi è sembrato un film strano con un senso, dopo è una trollata. Lynch è un genio nel senso che riesce a farsi dare i soldi per fare roba del genere. Che capisco bene che a suo modo è fatta benissimo e ha il suo pubblico.

 No.412

>>95
Appena finito di vedere, un film tristissimo con qualche scena esteticamente molto bella. Però 1 ora e 53 minuti sono troppi, si poteva scorciare.

 No.414

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>>126
Mah non so anon, a me sembra inutilmente splatter e inutilmente violento in un sacco di occasioni.
In alcuni casi queste esagerazioni oltrepassano di gran lunga la soglia del ridicolo.

Invece oggi ho visto 2 Tarkovskij
>Solaris
L'avevo già visto a spezzoni anni fa e non mi aveva entusiasmato, confermo il giudizio. La lentezza esasperante non sempre è funzionale alla creazione di pathos. L'unica cosa che conta sono i dialoghi tra i pochi protagonisti
>Stalker
Ecco, qui sì che si ragiona. Il tema è simile, lo svolgimento è simile (pochi personaggi che rappresentano diverse filosofie si trovano a contatto con SPOILERSPOILERLMAO), ma qui c'è più ritmo, anche nelle progressioni del racconto e nei confronti tra i protagonisti. Il finale: a differenza di Solaris, che vede il protagonista rifugiarsi nella sicurezza di un falso ricordo, qui il finale è veramente ben congegnato. Lo stalker prima si lamenta degli uomini, che non sanno più credere in niente e quindi rifiutano di entrare in una stanza che fa i miracoli, e subito dopo si vede invece sua figlia, la figlia di uno che crede in qualcosa, che sposta robe con la forza del pensiero, quindi si crea i suoi miracoli da sola. Non me l'aspettavo proprio

 No.415

>>414
Ah dimenticavo che in Stalker è anche nettamente migliore la fotografia

 No.433

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Ma quant'è bello questo film.
Un giornalista TV ha una crisi mistica ed inizia a sproloquiare in diretta. Questo mette in moto una serie di dinamiche interne alla rete televisiva, dinamiche ciniche e fastidiosamente verosimili. Una bella riflessione su un sacco di cose.
Sarebbe l'ora che facessero un film del genere sul mondo social.

 No.436

>>433
la storia di geppe

 No.439

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Visto al cinema.
Visivamente è un orgasmo continuo, è massimalista, le scenografie e la fotografia ti gettano in un universo alla Gaudì ma con più steampunk.
La storia non è male, anche se ci sono momenti imbarazzanti di hurrdurr donna forte e indipendente, a volte totalmente gratuiti, e negri random senza senso.
Però vale la pena, il processo di crescita del personaggio è interessante, Dafoe è immenso e fa ridere ogni volta che apre bocca.
Lanthimos ha fatto un film totalmente opposto a quella cagata fotonica del cervo sacro del mio cazzo.
Ah e le musiche, porca puttana, se qualcuno ha visto la serie Utopia (UK, non la merda USA) ritroverà quelle sonorità incredibili qui dentro. Suoni pesanti e alieni, tipo Amon Tobin(vedi https://www.youtube.com/watch?v=yKqtLYQK0eo ) o i Sigur Ros (vedi https://www.youtube.com/watch?v=QDeGyYvyNqs )
Lascio qui il tema principale: https://www.youtube.com/watch?v=QDeGyYvyNqs

 No.440

>>439
>la serie Utopia (UK
A proposito di questo, Wikipedia dice che è stata doppiata in italiano solo la seconda stagione e non la prima, perché?

 No.441

>>440
Eh ma io che ne so.
So solo che, come per tutte le serie UK, sentirle in lingua originale è una goduria. Io la vidi coi sottotitoli e ti consiglio di fare altrettanto, gli accenti inglesi mi fanno scassare.

 No.442

>>441
Vada per l'audio originale, grazie. La seconda stagione è valida oppure se ne può fare serenamente a meno?

 No.444

>>440
>Questo video non è attualmente disponibile nel tuo Paese/Regione
Perché qualche coglione ha sicuramente confuso quella diarrea americana con l'originale UK pensando fosse la season 2. In settimana scrivo a qualche ciccione di Wikipedia e faccio cancellare la fake news

 No.445

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LA CINEMATOGRAFIA È L'ARMA PIÙ FORTE

Alla fine ho visto questo merdosissimo film di propaganda negra, solo perché la ragazzaamica ha deciso che s'andava al cinema "quel che c'è, c'è", e allora l'ho assecondata.

Ebbene, quel caprone di Garrone si conferma un regista capace di creare angosce nel pubblico femminile e cringitudine stratosferica nel pubblico maschile.
È una storia di due eroici negroni senegalesi che decidono eroicamente di migrare in Italia clandestinamente in mezzo a eroici dolori, eroiche calamità inventatissime, ed eroiche crudeltà fumettistiche.

Inutile spiegare alla ragazzaamica che LA CINEMATOGRAFIA È L'ARMA PIÙ FORTE, tanto hanno già deciso in partenza che i poveri eroici negrocci negracci della negritudine zenegaleze zono bravi boveri viddime del monto cativo krutele.

E poi ci meravigliamo che il pidiotismo piddino acchiappa ancora dei voti. Fra pidioti e salvinisti, e con la meloni che va a dire che hamas è "HASTATOPUTIN", vien voglia di emigrare su MARTE.

 No.446

>>445
Fammi capire, tu hai visto un film come Io, capitano e QUESTO è il tuo commento?

 No.447

>>446
E tu anon cosa pensi di questa sdiarreata pro-negri che sembra partorita da Veltroni?
Hai già preparato il post per i socialini per quando gli scappellati gli daranno l'Oscar?

 No.448

>>447
Io venivo da un periodo in cui mi addormentavo a vedere TUTTI i film al cinema. Con questo non solo non mi sono addormentato ma mi è pure piaciuto molto. Mi aspettavo una roba buonista scontatissima visto il tema e invece no, è una rappresentazione che si segue molto bene. I tempi sono giusti, la musica anche, non ho visto particolari problemi nei personaggi. La storia è semplicemente quello che passano quelli che vengono dall'Africa per arrivare in Europa perché non esisteuna maniera legale di entrare ecc ecc, non è il thread per parlare di questo. Però il film si segue bene e ha una discreta potenza, liquidarlo con le puttanate che l'hai liquidato tu è mettere il proprio culo comodo non solo davanti alla politica, ma anche di fronte all'arte e alle relazioni umane (la tua ragazza che ti ha portato a vederlo). E anche stavolta anon confermato come schizzato rancoroso.

 No.449

>>442
Mah ci sta anche la seconda, se non altro arriva ad una conclusione, poi è chiaro che sul finale l'hanno mozzata per non disturbare la merdaccia statunitense. Però almeno ti fornisce qualche risposta in più.
Io mi rifiuto di vedere l'inutile freakshow etnico smussato e sterilizzato made in USA (come già Shameless insegna), ma la storia continuerà lì.
>>446
Ma magari non l'ha neanche visto, e viene qui solo per defecare.
Comunque parzialmente relato: voglio troppo andare a vedere American Fiction, su un negro basato che piscia sulla stereotipizzazione dei negri nel ghetto gangsta di stocazzo e la vita nelle strade e il disagio della minchia.
Appena posso mi vado a vedere anche Zona di Interesse.

 No.450

>>445
Lmaooo immagina guardare quel negrume per fare contento uno scroto spaccato

 No.452

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>C'è ancora domani
Film semplice senza pretese. La recitazione è generalmente buona, ma forse è il romanesco che nasconde le magagne. Si vede che la Cortellesi&Co. non sono propriamente femministi perché manca quella componente lesboide misandrica all'insieme. Gran figa la Vergano. 6+/10

>Wish

Doveva essere il film per celebrare i 100 anni della Disney ma è moscissimo e fa pena. Il cattivo è il prototipo di Anon. 5/10

>Io capitano

La regia è effettivamente buona, ma non c'è nient'altro di rilevante. Potrebbe piacere ai francesi perché ha le stesse vibes dei film negri che fanno loro. 6-/10

>Killers of the Flower Moon

Mi ha lasciato meh per essere un Scorsese. I personaggi sono tutti delle macchiette e la recitazione è tristissima. Sembra un film per bambini… Dura pure 3 ore e mezza, meglio guardare qualcos'altro. 6.5/10

 No.453

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>>448

>t. letteralmente il meme "il film DIGELAVERIDÀÀÀH"


Mussolini diceva che la cinematografia è l'arma più forte proprio perché aveva capito che produce emozioni negli spettatori, le consolida, meglio della più intelligente propaganda.

La "normale" propaganda fa leva sull'intelligenza dello spettatore; la propaganda cinematografica fa leva invece sulle emozioni. Cioè l'intelligenza passa in secondo piano (o peggio, passa al servizio delle emozioni).

Per costruire la propaganda negra di IO GABIDANO non c'è bisogno che la storia sia vera o almeno realistica; c'è bisogno invece che il fascio di emozioni sia coerente dall'inizio alla fine. Allo spettatore sembrerà di aver "capito" intelligentemente una questione, quando in realtà ha assorbito e fatto suo quel pianificatissimo fascio di emozioni, usando l'intelligenza per connetterle, per giustificarle, per consolidarle, senza farsi troppe domande su quanto di vero ci sia in ognuno degli step narrativi.

Esempio vintage: a fine 1983 usciva The Day After, che descrive gli effetti di una bomba atomica su un paesetto americano. La guerra atomica e l'evoluzione nella società sono appena appena accennati, e tutto si concentra su come tirano a campare i superstiti nelle settimane immediatamente successive: il claustrofobico rifugio che puzza di piscio, le malattie sanguinolente da radiazioni, ecc. Uno scenario catastrofico realistico con una "scaletta" di punti narrativi che puntano sempre nella stessa direzione.

La storia è infatti costruita in modo che lo spettatore dica "no" al nucleare, non solo in termini di armamenti (con l'idea tutto sommato fondata che "chiunque cominci, sarà un disastro per tutti") ma anche di uso civile, perché "sai mai che può succedere". Il disastro di Chernobyl, infatti, successe neanche tre anni dopo, ad aprile 1986. Immagina che sorpresa quando dopo The Day After (che quasi tutte le scuole obbligarono tutti gli studenti a vederlo) e dopo Chernobyl, col referendum del 1987 gli italiani dissero "no al nucleare" (giurerei che il risultato sarebbe stato lo stesso anche senza Chernobyl).

Un "no" carico di emozioni impostate dal film e consolidate dai telegiornali dell'86 (immagina tutti gli studenti di ogni ordine e grado dover fare per tutto il resto degli anni '80 e '90 compiti in classe su Chernobyl, sulla Guerra Atomica, sui Pericoli del Nucleare).

 No.454

>>450
Occhio che "scroto spaccato" è un trans post-OP di quelli che tanto tanto ti piace guardare nei pornazzi.

 No.455

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Mi avete fatto ricordare K19 The Widowmaker.

Gradevole film di sottomarini del 2002, propaganda americanoide-sentimentaloide (rappresenta i russi come tecnicamente napoletani incapaci e come umanamente coglioni), ma nonostante la faccia antipatiche di Neeson e di Ford, riesce a spuntare un 7+/10 grazie alla trama coerente e all'ambientazione claustrofobica da sottomarino.

 No.456

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L'unico buon film di Liam Neeson è The Grey, del 2012.
Thriller-sopravvivenza, storia molto ben costruita, protagonista realistico, ambientazione eccellente, niente "morale" né wokismo.
Voto: 10/10, merita davvero, roba da premio Oscar, ma ha vinto pochi premi secondari.

 No.458

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Ho finalmente visto Viaggio a Tokyo di Yasujiro Ozu, un superclassico giapponese.
Venivo da un sacco di film massimalisti, di grande impatto visivo, stracolmi di effetti speciali (vedi Povere Creature di cui ho parlato in un post sopra) e porcaccia la puttanaccia invece questo film realista in bianco e nero mi ha steso, Ozu fa delle inquadrature che sono dei quadri, è una vera goduria assistere alla storia attraverso scene quasi fisse, ascoltando semplicemente i dialoghi (vabè leggendoli, perché su Prime c'è solo in lingua originale coi sottotitoli) e guardando i pochi gesti che i personaggi compiono.
Lo consiglio fortemente, in 'ste giornate piovose.
Wim Wenders fece un documentario in omaggio a Ozu, c'è anche quello su Prime e me lo vedrò nei prossimi giorni.
Prima però voglio vedere, sempre di Ozu, Tarda Primavera, Buon Giorno e Fiori d'Equinozio. Si trovano tutti su Prime, sono su un canale a pagamento ma sfrutto i 7 giorni gratis e non pago un cazzo.

 No.459

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LA CINEMATOGRAFIA È L'ARMA PIÙ FORTE

La ragazzaamica ora c'ha la mania del cinema. E vabbè. Stavolta c'era una merda di film sudcoreano. You know, i sudcoreani fanno i film contro l'insonnia. Lenti, farraginosi, interminabili. Fotografie e colonna sonora tutto sommato accettabili.

È la storia di due ragazzini molto legati. Poi a 12 anni lei sparisce dal continente coreanasiatico e ciaone. Si ritrovano dodici anni dopo online e hanno una… "storia virtuale".
E quindi, dopo altri 12 anni, finalmente si incontrano di nuovo di persona. Ma lei ora è una vecchia babbiona trentaseienne e sposata.

Ora, la ragazzaamica mi dice che il film le ha provocato sentimenti contrastanti, da un lato voleva che i due tornassero insieme, dall'altro invece accetta l'idea che la tipa sposata resti col maritozzo che giustamente le chiede: "mi avresti scelto comunque? volevi davvero me?" - e la ragazzaamica che non si rende conto che il maritozzo ha capito benissimo di essere solo un provider, ha capito benissimo che "è solo il suo turno" e che è già fortunato che lei non sia scappata per inseguire il suo sogno.

Ho dovuto spiegare alla ragazzaamica che quando un uomo prova sentimenti a 12 anni, li prova anche a 24, e anche a 36, e che è molto meno probabile che accetti di sposarsi "tanto per". Il sogno di un uomo è un amore adolescenziale che dura per tutta la vita. (Lo cogli il sottinteso, cara?, che la protagonista non ha un sogno, vuole solo vivere alla giornata le emozioni, e il suo restare col marito è solo convenienza? lo cogli?).

Comunque i coreani sono in via di rapida estinzione. La thotteria delle sudcoreane supera perfino quella delle statunitensi, e la loro propensione a figliare è addirittura minore di quella delle giapponesi. Ed è tutto dire. Un film come questo vorrebbe indurle alla riflessione, ma è come sputare nel mare sperando di provocare l'alta marea proprio mentre comincia la bassa.

 No.461

>>456
Sì spacca, a me il genere non piace molto ma questo è fatto veramente bene. Spero tu abbia visto anche la scena dopo i titoli di coda.

 No.463

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Anatomia di due palle che mi sono fatto sperando nel twist o che succeda qualcosa. Non classificabile come thriller (con buona pace di Wikipedia), carente anche come legal drama. Non consigliato se avete sonno o cercate un minimo di azione

 No.464

>>459
IESU ma perché guardano TUTTE la stessa merda?
Me ne stavano parlando, giorni fa, e l'ho immediatamente catalogato come film premio thottar

 No.465

>>464

L'appeal dei film Premio Thottar™ sta negli "accessori":

- interpretabili a piacere, quindi anche se la thot non capisce una mazza, può sempre dire la sua

- "profondi", cioè la thot può proclamamarsi esperta e buongustaia di cinema moderno

- con temi graditi alle femminazze che si sentono inutili (quindi roba che ispiri "solidarietà", roba che faccia sembrare le femmine "importanti", ecc., insomma, i soliti temi dell'NPC sinistroide radicalsciccoso)

 No.466

>>459
Son tutte delle puttane dissociate. Aveva ragione E. quando disse che è stata la liberazione delle donne l'inizio del crollo della civiltà.

 No.467

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>>466
Ma infatti il giusto posto delle femmine è fra i fornelli.

 No.469

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Ma che bel film. Sempre su vita, morte etc ma nettamente migliore del settimo sigillo imho.
E ha il miglior incipit di cui io mi ricordi: "I nostri rapporti con il prossimo si limitano, per la maggior parte, al pettegolezzo e a una sterile critica del suo comportamento. Questa constatazione mi ha lentamente portato a isolarmi dalla cosiddetta vita sociale e mondana."
Bello, asciutto, chiaro, sintetico nei suoi 90min.
Anche questo è su un canale aggiuntivo di prime, visibile per una settimana gratiss

 No.470

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The book of Life

Boh, un enorme boh. Mi interessava perché visivamente unico, e lo è. Il problema è che il sistema morale presentato è totalmente alieno. Qui una divinità fa il cazzo che vuole, uccide, imbroglia, ma a nessuno sembra importare ed è preso come un gioco.
La storia poi manca di peso, di gravità. Ad esempio, nel finale c'è una palese citazione a king kong che ti porta ad associare il cattivo con un gorilla - cosa che non ha un cazzo di senso quando il protagonista è un matador.

Bocciato.

 No.471

>>469
Kek ma che cazzo consigli era una palla totale

 No.472

>>463
Mi è piaciuto lo stile, a metà tra mockumentary e legal. Ma il pubblico ministero è ridicolo e abbassa tutto il livello.
>>471
Mi spiace anon, l'ho trovato eccelso.

 No.473

>>472
Il PM è coerente con il messaggio politico dietro al film, è letteralmente l'impersonificazione del maschio bianco etero antagonista delle donne, mentre gli altri uomini sono un simp che viene friendzonato, il marito irascibile mortoammazzato probabilmente da lei e il figlio ammazzacani che promette già bene.
Ok sospendere l'incredulità ma è pur sempre un film diretto da una donna, su una donna fedifraga (con altre donne, ça va sans dire) e omicida che però la fa sempre franca.

 No.474

>>472
Proverò a riguardarlo l'avevo visto a 16 anni circa

 No.475

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>>449
Ce l'ho fatta a vedere American Fiction, ed è senza dubbio il film col negro più basato che si possa immaginare, un professore che scrive libri sull'antica grecia, che si triggera di brutto quando sente le puttanate woke e che odia chi mitizza i negri del ghetto e la legge della strada e i quartieri disagiati e la polizia cattiva e il rassismo, finché il culo gli esplode ad un livello tale che inizia a scrivere un libro coi negri più negri che siano mai stati inventati in letteratura, e lì si innescano una serie di eventi interessanti.
Consigliatissimo, fa parecchio ridere la sua disperazione tragica di fronte a tutta una serie di coglioni che si bevono qualsiasi stronzata sulla blackness, nel film sono dipinti proprio come malati mentali, ritardati.
Ha appena vinto un oscar per la sceneggiatura.

 No.476

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 No.477

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>>476
>lmfq Ishida e Ceccherini sono la stessa persona

 No.478

>>477
MICIO!

 No.479

>>473
>Il PM è coerente con il messaggio politico dietro al film
Sì dai ma tutti gli altri personaggi sono coerenti con lo sgile narrativo, non calcano la mano, lui invece è teatrale in un modo ridicolo. Sarebbe stato bello invece avere un accusatore serio e percepito come imparziale, avrebbe rappresentato i legittimi dubbi della società sull'accaduto. Invece così, con quella mezzasega sarcastica, lo spettatore è inutilmente portato a vedere un processo come una inquisizione religiosa.

Ma vabè, domani smartworko, che film mi guardo? Ho sia Prime che Netflix, e ho postato circa la metà dei contenuti di questo thread. Vedo molto volentieri anche i grandi classici e adoro le cose pallosissime in bianco e nero (vedi Ozu sopra). Ma non ho mai visto I Guardiani della Galassia, in molti mi hanno detto che è figa la trilogia.

 No.480

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Tra i film più comfy che si possano immaginare, non serve neanche raccontare la trama.
La bella del film dovrebbe essere la Ferilli ma qui Laura Morante non aveva neanche 40 anni e mi ha fatto venire il cazzo d'oro a livelli inaspettati.

 No.481

>>480
>nel cast c'è Rocco Papaleo
e nel forno la pellicola originale va

 No.482

>>481
Madò, e perché ti fa sfrigolare il culo così Papaleo? Farà 5 minuti, fa il suo solito personaggio uberterrone.

 No.483

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Oggi invece ho visto Turné (1990), di Salvatores, con Abatantuono, Bentivoglio e Laura Morante, che ho definitivamente decretato sia la donna più figa mai esistita su questo pianeta, con buona pace delle altre.
La storia è banalissima, è un road movie: 2 amici partono in tournée teatrale ma Bentivoglio non sa che Abatantuono gli scopa la ragazza.

 No.484

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>Poor Things
Bella Baxter è una caricatura del "femminismo alla moda". Bravo Lanthimos che non si è fatto sgamare e ha preso pure gli Oscar. 6.5/10

>Argylle

È un Kingsman in stile romcom. La protagonista non è neanche woke. Infatti non è piaciuto a nessuno. Per me è fatto bene per quello che è. 6/10

>La chimera

Bel film. Qualcuno potrebbe dire che è un film da vergini perché ha le stesse vibes di Chiamami con il tuo nome (non ci sono frocə) ma secondo me la Rohrwacher ha del potenziale. 7/10

>The Zone of Interest

È girato davvero bene e ha una bella cinematografia. Non è un film strettamente sui nazisti/ebrei ma questi vengono usati per parlare in generale di una classe che fa violenza su un'altra classe, dell'indifferenza, del dimenticarsi di quello che è successo, ecc. Uno potrebbe leggerci una metafora della situazione attuale dell'Europa coi migranti. 7/10

>Dalva

Un coming of age liscio liscio, da manuale. Buono per passare una serata con la gf. 6/10

 No.485

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La via degli angeli: situazioni scontate e recitazioni pessime. L'amarcord di Pupi Avati è veramente una roba triste.
Al di là delle nuvole: non so cosa mi aspettassi, e non so giudicare. Può essere l'unico vero film erotico d'autore che io abbia mai visto, oppure un modesto film a episodi. Il pezzo finale degli U2 è potentissimo, e crea una chiusura da pelle d'oca.

 No.486

>>485
L'ultimo Antonioni è brutto e ridicolo. Un po' come Fellini. Non sono riusciti ad adattarsi ai tempi.

 No.508

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>Saltburn
Dopo la prima mezz'ora prende una piega che non ti aspetti. Colonna sonora britpop da sburro.

>Povere creature!

Qui lo sburro è tutto sulle tettine della Stone. Un buon lavoro, Lanthimos è una mina vagante nella noia moderna.



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