No.410
Mi avete fatto ricordare un film del 1968,
Il pianeta delle scimmie, basato su un romanzo del 1963.
La trama simboleggia la rivolta dei negri che acquisiscono "parola" (cioè diritto di voto e diritto di
woke) e che sovvertono e devastano la società americana (cioè il mondo occidentale) riducendola a un ammasso di macerie e così, dei viaggiatori spaziali, rientrando dopo decenni, non la riconoscono più finché non trovano distrutta e sepolta la
Libertà.La saga dei film è proseguita con qualche avventuretta idiota (battaglie e riconquiste) e cronologicamente si conclude con un compromesso che non fa né rinascere la civiltà, né placare la negritudine negriera.
Notare che il 1968 fu anche l'anno in cui venne sdoganato l'interrazziale su tutte le tv americane nella serie di maggior successo dell'epoca (
https://it.wikipedia.org/wiki/Umiliati_per_forza_maggiore ): come aveva spiegato padre Pio, morto appena due mesi prima di quella trasmissione, "grazie alla tv il demonio è entrato in tutte le case".
No.412
>>95Appena finito di vedere, un film tristissimo con qualche scena esteticamente molto bella. Però 1 ora e 53 minuti sono troppi, si poteva scorciare.
No.414
>>126Mah non so anon, a me sembra inutilmente splatter e inutilmente violento in un sacco di occasioni.
In alcuni casi queste esagerazioni oltrepassano di gran lunga la soglia del ridicolo.
Invece oggi ho visto 2 Tarkovskij
>SolarisL'avevo già visto a spezzoni anni fa e non mi aveva entusiasmato, confermo il giudizio. La lentezza esasperante non sempre è funzionale alla creazione di pathos. L'unica cosa che conta sono i dialoghi tra i pochi protagonisti
>StalkerEcco, qui sì che si ragiona. Il tema è simile, lo svolgimento è simile (pochi personaggi che rappresentano diverse filosofie si trovano a contatto con SPOILERSPOILERLMAO), ma qui c'è più ritmo, anche nelle progressioni del racconto e nei confronti tra i protagonisti. Il finale:
a differenza di Solaris, che vede il protagonista rifugiarsi nella sicurezza di un falso ricordo, qui il finale è veramente ben congegnato. Lo stalker prima si lamenta degli uomini, che non sanno più credere in niente e quindi rifiutano di entrare in una stanza che fa i miracoli, e subito dopo si vede invece sua figlia, la figlia di uno che crede in qualcosa, che sposta robe con la forza del pensiero, quindi si crea i suoi miracoli da sola. Non me l'aspettavo proprio No.415
>>414Ah dimenticavo che in Stalker è anche nettamente migliore la fotografia
No.439
Visto al cinema.
Visivamente è un orgasmo continuo, è massimalista, le scenografie e la fotografia ti gettano in un universo alla Gaudì ma con più steampunk.
La storia non è male, anche se ci sono momenti imbarazzanti di hurrdurr donna forte e indipendente, a volte totalmente gratuiti, e negri random senza senso.
Però vale la pena, il processo di crescita del personaggio è interessante, Dafoe è immenso e fa ridere ogni volta che apre bocca.
Lanthimos ha fatto un film totalmente opposto a quella cagata fotonica del cervo sacro del mio cazzo.
Ah e le musiche, porca puttana, se qualcuno ha visto la serie Utopia (UK, non la merda USA) ritroverà quelle sonorità incredibili qui dentro. Suoni pesanti e alieni, tipo Amon Tobin(vedi
https://www.youtube.com/watch?v=yKqtLYQK0eo ) o i Sigur Ros (vedi
https://www.youtube.com/watch?v=QDeGyYvyNqs )
Lascio qui il tema principale:
https://www.youtube.com/watch?v=QDeGyYvyNqs No.440
>>439>la serie Utopia (UKA proposito di questo, Wikipedia dice che è stata doppiata in italiano solo la seconda stagione e non la prima, perché?
No.441
>>440Eh ma io che ne so.
So solo che, come per tutte le serie UK, sentirle in lingua originale è una goduria. Io la vidi coi sottotitoli e ti consiglio di fare altrettanto, gli accenti inglesi mi fanno scassare.
No.442
>>441Vada per l'audio originale, grazie. La seconda stagione è valida oppure se ne può fare serenamente a meno?
No.444
>>440>Questo video non è attualmente disponibile nel tuo Paese/RegionePerché qualche coglione ha sicuramente confuso quella diarrea americana con l'originale UK pensando fosse la season 2. In settimana scrivo a qualche ciccione di Wikipedia e faccio cancellare la fake news
No.446
>>445Fammi capire, tu hai visto un film come Io, capitano e QUESTO è il tuo commento?
No.447
>>446E tu anon cosa pensi di questa sdiarreata pro-negri che sembra partorita da Veltroni?
Hai già preparato il post per i socialini per quando gli scappellati gli daranno l'Oscar?
No.448
>>447Io venivo da un periodo in cui mi addormentavo a vedere TUTTI i film al cinema. Con questo non solo non mi sono addormentato ma mi è pure piaciuto molto. Mi aspettavo una roba buonista scontatissima visto il tema e invece no, è una rappresentazione che si segue molto bene. I tempi sono giusti, la musica anche, non ho visto particolari problemi nei personaggi. La storia è semplicemente quello che passano quelli che vengono dall'Africa per arrivare in Europa perché non esisteuna maniera legale di entrare ecc ecc, non è il thread per parlare di questo. Però il film si segue bene e ha una discreta potenza, liquidarlo con le puttanate che l'hai liquidato tu è mettere il proprio culo comodo non solo davanti alla politica, ma anche di fronte all'arte e alle relazioni umane (la tua ragazza che ti ha portato a vederlo). E anche stavolta anon confermato come schizzato rancoroso.
No.449
>>442Mah ci sta anche la seconda, se non altro arriva ad una conclusione, poi è chiaro che sul finale l'hanno mozzata per non disturbare la merdaccia statunitense. Però almeno ti fornisce qualche risposta in più.
Io mi rifiuto di vedere l'inutile freakshow etnico smussato e sterilizzato made in USA (come già Shameless insegna), ma la storia continuerà lì.
>>446Ma magari non l'ha neanche visto, e viene qui solo per defecare.
Comunque parzialmente relato: voglio troppo andare a vedere American Fiction, su un negro basato che piscia sulla stereotipizzazione dei negri nel ghetto gangsta di stocazzo e la vita nelle strade e il disagio della minchia.
Appena posso mi vado a vedere anche Zona di Interesse.
No.450
>>445Lmaooo immagina guardare quel negrume per fare contento uno scroto spaccato
No.453
>>448
>t. letteralmente il meme "il film DIGELAVERIDÀÀÀH"Mussolini diceva che la cinematografia è l'arma più forte proprio perché aveva capito che produce emozioni negli spettatori, le consolida, meglio della più intelligente propaganda.
La "normale" propaganda fa leva sull'intelligenza dello spettatore; la propaganda cinematografica fa leva invece sulle emozioni. Cioè l'intelligenza passa in secondo piano (o peggio, passa al servizio delle emozioni).
Per costruire la propaganda negra di IO GABIDANO non c'è bisogno che la storia sia vera o almeno realistica; c'è bisogno invece che il fascio di emozioni sia coerente dall'inizio alla fine. Allo spettatore sembrerà di aver "capito" intelligentemente una questione, quando in realtà ha assorbito e fatto suo quel pianificatissimo fascio di emozioni, usando l'intelligenza per connetterle, per giustificarle, per consolidarle, senza farsi troppe domande su quanto di vero ci sia in ognuno degli step narrativi.
Esempio vintage: a fine 1983 usciva The Day After, che descrive gli effetti di una bomba atomica su un paesetto americano. La guerra atomica e l'evoluzione nella società sono appena appena accennati, e tutto si concentra su come tirano a campare i superstiti nelle settimane immediatamente successive: il claustrofobico rifugio che puzza di piscio, le malattie sanguinolente da radiazioni, ecc. Uno scenario catastrofico realistico con una "scaletta" di punti narrativi che puntano sempre nella stessa direzione.
La storia è infatti costruita in modo che lo spettatore dica "no" al nucleare, non solo in termini di armamenti (con l'idea tutto sommato fondata che "chiunque cominci, sarà un disastro per tutti") ma anche di uso civile, perché "sai mai che può succedere". Il disastro di Chernobyl, infatti, successe neanche tre anni dopo, ad aprile 1986. Immagina che sorpresa quando dopo The Day After (che quasi tutte le scuole obbligarono tutti gli studenti a vederlo) e dopo Chernobyl, col referendum del 1987 gli italiani dissero "no al nucleare" (giurerei che il risultato sarebbe stato lo stesso anche senza Chernobyl).
Un "no" carico di emozioni impostate dal film e consolidate dai telegiornali dell'86 (immagina tutti gli studenti di ogni ordine e grado dover fare per tutto il resto degli anni '80 e '90 compiti in classe su Chernobyl, sulla Guerra Atomica, sui Pericoli del Nucleare).
No.454
>>450Occhio che "scroto spaccato" è un trans post-OP di quelli che tanto tanto ti piace guardare nei pornazzi.
No.458
Ho finalmente visto Viaggio a Tokyo di Yasujiro Ozu, un superclassico giapponese.
Venivo da un sacco di film massimalisti, di grande impatto visivo, stracolmi di effetti speciali (vedi Povere Creature di cui ho parlato in un post sopra) e porcaccia la puttanaccia invece questo film realista in bianco e nero mi ha steso, Ozu fa delle inquadrature che sono dei quadri, è una vera goduria assistere alla storia attraverso scene quasi fisse, ascoltando semplicemente i dialoghi (vabè leggendoli, perché su Prime c'è solo in lingua originale coi sottotitoli) e guardando i pochi gesti che i personaggi compiono.
Lo consiglio fortemente, in 'ste giornate piovose.
Wim Wenders fece un documentario in omaggio a Ozu, c'è anche quello su Prime e me lo vedrò nei prossimi giorni.
Prima però voglio vedere, sempre di Ozu, Tarda Primavera, Buon Giorno e Fiori d'Equinozio. Si trovano tutti su Prime, sono su un canale a pagamento ma sfrutto i 7 giorni gratis e non pago un cazzo.
No.459
LA CINEMATOGRAFIA È L'ARMA PIÙ FORTE
La ragazzaamica ora c'ha la mania del cinema. E vabbè. Stavolta c'era una merda di film sudcoreano. You know, i sudcoreani fanno i film contro l'insonnia. Lenti, farraginosi, interminabili. Fotografie e colonna sonora tutto sommato accettabili.
È la storia di due ragazzini molto legati. Poi a 12 anni lei sparisce dal continente coreanasiatico e ciaone. Si ritrovano dodici anni dopo online e hanno una… "storia virtuale".
E quindi, dopo altri 12 anni, finalmente si incontrano di nuovo di persona. Ma lei ora è una vecchia babbiona trentaseienne e sposata.
Ora, la ragazzaamica mi dice che il film le ha provocato sentimenti contrastanti, da un lato voleva che i due tornassero insieme, dall'altro invece accetta l'idea che la tipa sposata resti col maritozzo che giustamente le chiede: "mi avresti scelto comunque? volevi davvero me?" - e la ragazzaamica che non si rende conto che il maritozzo ha capito benissimo di essere solo un provider, ha capito benissimo che "è solo il suo turno" e che è già fortunato che lei non sia scappata per inseguire il suo sogno.
Ho dovuto spiegare alla ragazzaamica che quando un uomo prova sentimenti a 12 anni, li prova anche a 24, e anche a 36, e che è molto meno probabile che accetti di sposarsi "tanto per". Il sogno di un uomo è un amore adolescenziale che dura per tutta la vita. (Lo cogli il sottinteso, cara?, che la protagonista non ha un sogno, vuole solo vivere alla giornata le emozioni, e il suo restare col marito è solo convenienza? lo cogli?).
Comunque i coreani sono in via di rapida estinzione. La thotteria delle sudcoreane supera perfino quella delle statunitensi, e la loro propensione a figliare è addirittura minore di quella delle giapponesi. Ed è tutto dire. Un film come questo vorrebbe indurle alla riflessione, ma è come sputare nel mare sperando di provocare l'alta marea proprio mentre comincia la bassa.
No.461
>>456Sì spacca, a me il genere non piace molto ma questo è fatto veramente bene. Spero tu abbia visto anche la scena dopo i titoli di coda.
No.464
>>459IESU ma perché guardano TUTTE la stessa merda?
Me ne stavano parlando, giorni fa, e l'ho immediatamente catalogato come film premio thottar
No.465
>>464L'appeal dei film Premio Thottar™ sta negli "accessori":
- interpretabili a piacere, quindi anche se la thot non capisce una mazza, può sempre dire la sua
- "profondi", cioè la thot può proclamamarsi esperta e buongustaia di cinema moderno
- con temi graditi alle femminazze che si sentono inutili (quindi roba che ispiri "solidarietà", roba che faccia sembrare le femmine "importanti", ecc., insomma, i soliti temi dell'NPC sinistroide radicalsciccoso)
No.466
>>459Son tutte delle puttane dissociate. Aveva ragione E. quando disse che è stata la liberazione delle donne l'inizio del crollo della civiltà.
No.471
>>469Kek ma che cazzo consigli era una palla totale
No.472
>>463Mi è piaciuto lo stile, a metà tra mockumentary e legal. Ma il pubblico ministero è ridicolo e abbassa tutto il livello.
>>471Mi spiace anon, l'ho trovato eccelso.
No.473
>>472Il PM è coerente con il messaggio politico dietro al film, è letteralmente l'impersonificazione del maschio bianco etero antagonista delle donne, mentre gli altri uomini sono un simp che viene friendzonato, il marito irascibile mortoammazzato probabilmente da lei e il figlio ammazzacani che promette già bene.
Ok sospendere l'incredulità ma è pur sempre un film diretto da una donna, su una donna fedifraga (con altre donne, ça va sans dire) e omicida che però la fa sempre franca.
No.474
>>472Proverò a riguardarlo l'avevo visto a 16 anni circa
No.475
>>449Ce l'ho fatta a vedere American Fiction, ed è senza dubbio il film col negro più basato che si possa immaginare, un professore che scrive libri sull'antica grecia, che si triggera di brutto quando sente le puttanate woke e che odia chi mitizza i negri del ghetto e la legge della strada e i quartieri disagiati e la polizia cattiva e il rassismo, finché il culo gli esplode ad un livello tale che inizia a scrivere un libro coi negri più negri che siano mai stati inventati in letteratura, e lì si innescano una serie di eventi interessanti.
Consigliatissimo, fa parecchio ridere la sua disperazione tragica di fronte a tutta una serie di coglioni che si bevono qualsiasi stronzata sulla blackness, nel film sono dipinti proprio come malati mentali, ritardati.
Ha appena vinto un oscar per la sceneggiatura.
No.479
>>473>Il PM è coerente con il messaggio politico dietro al filmSì dai ma tutti gli altri personaggi sono coerenti con lo sgile narrativo, non calcano la mano, lui invece è teatrale in un modo ridicolo. Sarebbe stato bello invece avere un accusatore serio e percepito come imparziale, avrebbe rappresentato i legittimi dubbi della società sull'accaduto. Invece così, con quella mezzasega sarcastica, lo spettatore è inutilmente portato a vedere un processo come una inquisizione religiosa.
Ma vabè, domani smartworko, che film mi guardo? Ho sia Prime che Netflix, e ho postato circa la metà dei contenuti di questo thread. Vedo molto volentieri anche i grandi classici e adoro le cose pallosissime in bianco e nero (vedi Ozu sopra). Ma non ho mai visto I Guardiani della Galassia, in molti mi hanno detto che è figa la trilogia.
No.481
>>480>nel cast c'è Rocco Papaleoe nel forno la pellicola originale va
No.482
>>481Madò, e perché ti fa sfrigolare il culo così Papaleo? Farà 5 minuti, fa il suo solito personaggio uberterrone.
No.486
>>485L'ultimo Antonioni è brutto e ridicolo. Un po' come Fellini. Non sono riusciti ad adattarsi ai tempi.